martedì 3 novembre 2020

Potresti avere un quadro antico in casa


Sicuramente nella nostra vita ci saremo imbattuti in dipinti antichi visitando la casa di amici o parenti e probabilmente abbiamo anche noi, in bella vista o nascosta perchè scura e poco leggibile, una tela che potrebbe avere il suo secolo di età. Si perchè è sufficiente avere un dipinto dei primi del '900 per considerarci proprietari di qualcosa di antico. 
I più fortunati potrebbero ritrovarsi con qualcosa di ancora meno recente, tipo paesaggi o ritratti dell'800 o del '700, magari l'eredità di qualche zia. Oppure vi parlo di quel quadro che fin da piccoli ricordate messo sopra un mobile importante, incastonato da una cornice ridondante dorata e ancora avete il dubbio se si tratti di oro vero o chissà cosa. Nei miei trent'anni di esperienza nel settore del restauro, nella stragrande maggioranza dei casi, ho lavorato su quadri di proprietà privata, alcuni acquistati anche alle case d'asta, con datazioni che variavano dal XX al XVI secolo...ricordo nei primi anni '90, quando ero apprendista in una importante bottega vicino Campo dè Fiori, armeggiavamo su di uno splendido polittico del 1200 con tanto di Vergine e Santi, dipinti come smalti su di una tavola preziosamente dorata e il proprietario era un ingegnere romano...

Direi quindi che è il momento di indagare nella vostra casa, staccando dalla parete quel dipinto giallognolo e che sa di vecchio, per iniziare a guardare com'è fatto dietro. 
Esatto: osservare il retro fornisce i primi indizi per capire innanzitutto se si tratta di qualcosa di autentico (non avete idea di quanti falsi circolino anche all'interno di rivenditori di oggetti antichi, più del 60%) e iniziare a decidere di valorizzarlo.
Intanto se è dipinto su tela, perchè potrebbe essere anche su legno o altro supporto, questa mostrerà una trama grossa, spessa oppure fitta e fina. Nel primo caso avreste forse tra le mani un dipinto molto antico, soprattutto perchè le tele fino al 1700 venivano tessute a mano o comunque non erano industriali, mentre dalla metà del XVIII° secolo iniziano ad essere più fitte, sottili e regolari. Non dobbiamo per forza pretendere di avere un'opera del 1600 😏 ma semplicemente essere consapevoli che il nostro quadro ha i suoi anni. Attenzione alle scritte e ai foglietti di carta, magari si celano ulteriori informazioni sulla data, il nome dell'autore o la data dell'acquisto.

Quindi poggiate il dipinto su di una superficie piana, possibilmente un tavolo vicino alla finestra o ad una fonte di luce diretta, per osservare la superficie pittorica. Prima cosa che ci fa notare anche qui il passare del tempo è quel velo opaco scuro che va dal giallo/ marrone al grigio più intenso sulla pellicola pittorica. Ecco...quello non è esteticamente bello e da conservare ma solo indice dell'ossidazione della vernice finale! 
Quante volte ho sentito dire da clienti che non si doveva toccare quello strato grigio perchè altrimenti il quadro avrebbe perso l'antico 😵...non è così!! Sotto si celano sempre i veri colori, meravigliosi e perfettamente conservati dell'artista che MAI avrebbe voluto mostrare la sua opera "affumicata".
Ogni pittore sa che alla fine del proprio lavoro, asciugati perfettamente i colori a olio, è consuetudine stendere una vernice finale TRASPARENTE che proteggerà la pellicola pittorica dagli attacchi esterni della luce e dell'aria permettendo, proprio perchè trasparente, di godere del dipinto per come lui l'ha concepito. Già dopo 40/50 anni, ma anche meno, le vernici finali si alterano, si ossidano e diventano brune...tutte. Associate alla polvere e ai depositi di insetti formano una pellicola compatta scura che nasconde i colori, trasformandoli completamente.


Cosa fa il restauratore? Pulendo il dipinto non fa altro che eliminare esclusivamente quella vernice finale (facendo attenzione a non arrecare nessun danno ai colori sottostanti) e la sostituisce con una nuova trasparente.
Risultato: il dipinto torna alla sua origine, pulito e con le cromie nitide e perfettamente leggibili...ma resta un quadro antico! 
Mi fermo qui perchè l'argomento è lungo; ogni opera è differente dall'altra e ci possono essere situazioni differenti perchè gli artisti, seppur rispettando la tecnica della pittura ad olio, potevano prediligere metodi e materiali differenti. 
 
Ho soltanto cercato di chiarire un piccolo pezzo dell'universo che si cela dentro ad un quadro...nel prossimo articolo proveremo a fare delle prove di pulitura semplici, senza danneggiare il dipinto. Vi consiglierò come procedere anche sulle cornici, spesso più preziose della tela dipinta, per riconoscere l'oro zecchino dalle vernici dorate e capire come pulirlo senza troppi sforzi ma con grande soddisfazione.
 
Cecilia Marzi


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