lunedì 21 febbraio 2022

Il riciclo creativo di Anna

 

Carissimi,

oggi inauguriamo ufficialmente una rubrica a cui teniamo particolarmente, un piccolo spazio in cui approfondire e scoprire insieme materiali, tecniche e soprattutto conoscere tanti piccoli artisti del quotidiano.

Abbiamo deciso di partire da Anna, una vera e propria maestra del riciclo. L’emozione è tanta quindi direi di cominciare…

Ci troviamo a Sant’Egidio del Monte Albino, un piccolo paesino in provincia di Salerno dove Anna e il suo sorriso contagioso ci hanno accolto calorosamente. Lei ovviamente era all'opera e noi siamo curiosissime di dare una sbirciatina. 

Come puoi vedere, qui non si butta niente... al massimo si recupera!  


In genere, quando scocca la tua scintilla creativa?

Diciamo che tendo sempre a conservare oggetti in cui vedo subito del potenziale. Bottiglie e contenitori dalle forme o dai colori particolari, vecchia bigiotteria, statuette rotte, semi strani...

 

 

 


Guarda questa collana, per esempio. Lo diresti che è fatta con semi di peperoncino? Per realizzare quest'altra invece sono partita da un vecchio rosario da parete a cui erano rimasti solo pochi grani: una volta rivestita con ritagli di giornale e con l'aggiunta di qualche perlina colorata, è diventata una coloratissima collana alla moda. 



 

Ammetto di aver provato anch’io a riciclare materiale, ma si è rivelata una débâcle! Tu come fai?

Il trucco sta nel classificare ogni cosa. Come puoi vedere io conservo tutto in scatole, come quelle dei panettoni, delle scarpe o delle camicie, che sono facili da impilare e da consultare. Per rendere tutto più ordinato, le rivesto sempre con carte dai colori simili tra loro. Tendenzialmente adoro la carta bianca su cui applico qualche ritaglio carino per vivacizzare e personalizzare.

Il grande vantaggio è che con questo sistema si pulisce e riordina il piano di lavoro in un attimo! Un po’ di tempo fa mi sono divertita tantissimo a realizzare delle scenografie per una festa in tema “Alice nel paese delle meraviglie”. Devo ammettere che è stata quasi una sfida, ho utilizzato davvero di tutto, dai rotoli di carta igienica a vecchi vestiti di carnevale, per non parlare del polistirolo e della spugna da fioraio, i miei grandi assi nella manica. 

Da dove nasce questa tua passione?

Diciamo che ho sempre lavorato, e questo mi ha permesso di accumulare tantissime esperienze anche molto diverse tra loro… come ad esempio la pasticceria e l’officina meccanica! Non mi sono mai persa d’animo ed ho sempre tentato di trasformare ogni avventura in qualcosa di creativo e stimolante.

Quali sono le tue fonti di ispirazione?

Mi piace tantissimo osservare i video tutorial, soprattutto quelli dedicati alla creazione dei bijoux. Adoro la meticolosità, la trovo ipnotica e magica.

Fondamentalmente mi piace impreziosire e valorizzare oggetti che per me hanno un significato particolare, quindi tendenzialmente mi lascio innanzitutto ispirare proprio da loro. Ad esempio questa collana è fatta con una vecchia camicetta di mia madre. Il tessuto è fantastico, lo stile è vintage e ovviamente è legata a bellissimi ricordi.

Altre volte invece mi diverto a trovare soluzioni ingegnose per risolvere problemi di tutti i giorni…Ultimamente sto cercando di capire come organizzare in maniera simpatica e pratica la raccolta differenziata!

Quando hai capito che il tuo non era solo un hobby ma una vera e propria “vocazione”?

In particolare in uno dei momenti più difficili e complessi della mia vita, quando ho visto sfiorire lentamente i miei genitori. Quella dell’Alzheimer è una realtà davvero amara e logorante che non solo consuma chi ami ma si porta via anche una parte di te, quella più spensierata. Prendermi cura dei miei genitori è stato un po’ come combattere insieme a loro questa battaglia. Colorando le loro giornate tentavo di non pensare ai profondi cambiamenti che stavano stravolgendo le nostre vite.

Mi piace ricordare che nonostante tutto mio padre e mia madre hanno sempre riposto grande fiducia nella mia creatività.  Alcune delle mie creazioni sono nate proprio grazie a loro, come una sorta di “sollevapiumone” da letto che ho ideato per combattere le piaghe sulle dita dei piedi di mia madre o queste decorazioni di Natale realizzate insieme a mio padre con i tappini della sua penna da insulina o questi simpatici angioletti che abbiamo fatto con bicchieri di polistirolo.


Natale è sempre stato il periodo dell’anno in cui ci divertivamo di più: ancora oggi adoro addobbare casa creando albero e presepe con scenografie sempre nuove. Quest’anno ad esempio ho scoperto come realizzare illusioni ottiche grazie agli specchietti da cipria.



Che consiglio ti senti di dare a chi vuole approcciarsi al riciclo creativo?

Ricordate sempre che gli oggetti hanno una storia, la vostra. Mettete la vostra fantasia e le vostre idee in tutto ciò che create, e ogni cosa diventerà semplicemente straordinaria.

 

Testo: Giovannina Annarumma

Foto e creazioni: Anna D'Aniello

 

 

 

 

 

 

 

 

 


mercoledì 2 febbraio 2022

L’arte ci salverà: un viaggio insieme.

 “La bellezza salverà il mondo” diceva Dostoevskij: questa frase qui ad Officina delle Arti Antiche ce la siamo ripetuta spessissimo, soprattutto in questo periodo sciagurato in cui ci siamo resi conto di come l’arte, qualunque essa sia, ci stia aiutando a tirare fuori quella parte di noi più sensibile, delicata e preziosa, grazie alla quale abbiamo scoperto quella forza e quella determinazione che non pensavamo di avere. 


Perché l’arte come la natura riesce sempre a creare e rigenerare: basti pensare a come una semplice matita possa dare vita ai nostri sogni e a come pennelli e colori riescano a dargli corpo. Grazie a passaggi lenti e meticolosi siamo in grado di fermare il tempo per ritagliarci un momento tutto nostro. Supporti e materiali rafforzano le nostre idee rendendole indistruttibili, mentre opere evanescenti e transitorie ci aiutano a lasciar andare quella pesantezza che ci ha tenuti legati per anni impedendoci di spiccare il volo.


Negli anni grazie ai i nostri laboratori e alle nostre lezioni abbiamo avuto il piacere e l’onore di conoscervi, chiacchierare e scoprire le vostre storie. Ci avete illustrato spaccati di vita complessi e problemi tremendamente reali che tuttavia siete riusciti a trasmutare in qualcosa di unico e meraviglioso: per questo ci è sembrato giusto aggiungere virtualmente un posto al nostro tavolo di lavoro condividendo insieme spunti e idee artistiche: un modo per vincere quelle ansie quotidiane che ci tediano inutilmente.

Nei prossimi articoli quindi inviteremo qui con noi alcuni di voi per scoprire diverse e variegate tecniche artistiche illustrandone il potenziale espressivo e rivelando alcuni consigli utili per potenziarsi e migliorare...

 

…Esattamente come accade durante i nostri corsi, quando tra uno spolvero e una pennellata ci piace osservarvi mentre vi raccontate e confrontate tra di voi tornando a casa vicendevolmente ispirati e motivati.

 

Giovannina Annarumma


lunedì 24 gennaio 2022

Il made in Italy celebrato da Fendi

Lo scorso dicembre abbiamo avuto il piacere di visitare presso il Palazzo della Civiltà Italiana (noto anche come Colosseo quadrato) una splendida mostra nata con lo scopo di celebrare l’artigianato italiano.

 

 
 

Dal 2013 il palazzo ospita infatti la maison Fendi, la quale ha recentemente organizzato un’esposizione dal titolo “Hand in Hand” che ha permesso al pubblico di osservare da vicino l’iconica borsa Baguette reinterpretata secondo materiali e stilemi legati alle diverse tradizioni artistiche regionali italiane.


Il tema è sicuramente vezzoso e interessante e vogliamo condividerlo con voi. Cogliamo inoltre l’occasione per ringraziare il marchio Fendi per averci aperto le porte dandoci questa bellissima opportunità.

Il futuro che guarda al passato con ammirazione e devozione: all’interno di un’unica grande sala un lunghissimo tavolo da lavoro ci ha simbolicamente portati in giro per l’Italia mentre schermi ad alta risoluzione celebravano a rotazione le venti antiche tecniche regionali come il prestigioso tombolo aquilano e l’inimitabile tarsia sorrentina.

Ogni regione è stata rappresentata da una borsa modello Baguette (una particolare pochette dalla forma stretta ed allungata) accompagnata dal rispettivo corredo di materiali e attrezzi impiegati per la sua realizzazione, un pannello con approfondimenti e uno schermo su cui ammirare delle videoproiezioni degli artigiani all’opera. 

 


 

In circa un’ora siamo passati dal piccolo comune valdostano di Champorcher, in cui si tesse a mano la canapa, alla città di Trapani, nota per l’artigianato orafo e corallaio, passando per gli storici telai perugini e le botteghe marchigiane in cui si intrecciano sapientemente i rami di salice sin dal Rinascimento.

Abbiamo avuto la possibilità di ammirare da vicino la preziosa “granulatura” laziale, l’antica tradizione medievale della filigrana ligure, l’eleganza sinuosa della tecnica pugliese del pizzo “chiacchierino” e l’armonia delle spirali geometriche dei merletti di Isernia.

 

 

Siamo stati nel Varesotto per imparare le complesse tecniche di lavorazione della pelletteria, per poi spostarci nei laboratori di Udine dove la flora montana viene celebrata con piccoli e delicati ricami.  

Ci ha incuriosito tantissimo la tecnica del “Federkielstickerei” delle Alpi altoatesine, abbiamo scoperto la “pittura ad ago” piemontese ed è stato interessante constatare come in Toscana si possano creare borse senza cuciture.

Abbiamo viaggiato nel tempo, scoprendo gli antichi metodi calabresi di lavorazione delle fibre di ginestra e imparando come in Veneto telai del XIX secolo danno forma ancora oggi al ricco broccato veneziano. 
 

 

È stato interessante infine ammirare il perfetto equilibrio tra tessuto e decorazioni, come nell’elegante bicromia della pregiata lana sarda o nell’accostamento lucano tra il lino naturale e le vivaci cromie dei fiori selvatici.

Ovviamente non vi neghiamo di essere rimaste piacevolmente stupite dalla sofisticata  leggerezza della borsa che celebrava il mosaico ravennate.

 

 

Al termine di questa strepitosa esperienza ci sarebbe piaciuto molto poter parlare con gli artisti e gli artigiani, che tuttavia per ovvi motivi di sicurezza non erano fisicamente presenti: cogliamo quindi l’occasione per ringraziarli e complimentarci con tutti loro per la passione e la dedizione profusa in ogni singolo dettaglio. 

 

 

Testo e foto a cura di Giovannina Annarumma




Il riciclo creativo di Anna

  Carissimi, oggi inauguriamo ufficialmente una rubrica a cui teniamo particolarmente, un piccolo spazio in cui approfondire e scoprire ...