giovedì 19 novembre 2020

La tecnica dell'affresco nella storia

 


L'affresco è la tecnica pittorica più antica e quella che, seconda solo al mosaico, resta permanentemente inalterata nei secoli, sempre che non venga sottoposta a stress ambientali e climatici. Nell'Etruria meridionale, a Tarquinia, rimangono ancora perfettamente conservati alcuni dipinti di sepolture etrusche della Necropoli dei Monterozzi, sebbene abbiano più di 2500 anni...
Le origini si fanno risalire ai primi tentativi di pittura su intonaco nell'isola di Creta, dove a Cnosso si esprimono i pittori locali con esempi mirabili già intorno al 2000 a.C.
La tecnica di dipingere su di un muro appena intonacato, cioè fresco, si manterrà inalterata fino al XVIII° secolo in Europa, quando con l'arte moderna si cominceranno a cercare nuove soluzioni per lavorare più rapidamente e facilmente.


La parola AFFRESCO ci indica che questa è una pittura "a fresco", cioè realizzata su di un supporto umido, perchè appena steso. Questo vuol dire che ogni parte intonacata va dipinta nel medesimo giorno della sua stesura: ecco perchè anche le grandi superfici affrescate si dividono in giornate, cioè pezzi decisi dall'artista di circa un metro quadrato o poco più, da terminare pittoricamente in poche ore, a cui ci si attaccava i giorni seguenti per proseguire il completamento. E arriviamo quindi al segreto di questa tecnica che, oltre alla bravura dei pittori, ha la possibilità di restare intatta nei secoli. I pigmenti puri sono utilizzati semplicemente sciolti in acqua...quindi come fanno a rimanere perfettamente intatti sulla superficie? Dobbiamo indagare dunque sul supporto, vale a dire l'intonaco. Esso è di solito realizzato mescolando granelli di sostanze inerti, come sabbia di fiume e polvere di marmo, alla calce (idrossido di calcio o grassello). E' proprio quest'ultima che lega il composto e da crema bianca umida inizia a seccare quando è stesa sulla superficie, intrappolando perfettamente i pigmenti utilizzati dall'artista, creando una superficie colorata indelebile. 
Si tratta di una reazione chimica detta carbonatazione che trasforma soltanto la calce, in origine roccia calcarea cotta e poi tenuta in acqua, facendola tornare al suo stato naturale. Di per sè il procedimento è semplice da comprendere, ma lunghissimo. Occorrono più di 3 mesi affinchè i colori risultino perfettamente fissati sul muro e questo gli artisti di tutti i tempi lo sapevano bene! Conoscevano i trucchi del mestiere, evitavano di lavorare durante le giornate piovose, escogitavano metodi incredibili per riportare i disegni dei bozzetti nelle grandi superfici. 

Noi, in una giornata, ci divertiamo a riproporre questa tecnica utilizzando la ricetta ed i pigmenti antichi...ovviamente non quelli troppo preziosi, ma i risultati sono incredibili anche per chi non ha mai dipinto.
Soltanto il procedimento di preparazione dell'intonaco risulta un pò complicato a chi viene la prima volta. Nei nostri corsi ciascuno può sperimentare la sua stesura sul supporto in pietra, dove poi dipingerà, ma spesso si rivela un momento di difficoltà. Diciamolo, nell'era digitale la manualità si coltiva sempre più raramente. Ma io ricordo sempre che...tutto si può imparare nella vita, quindi mai demordere!
Ma la parte pittorica ricompensa della piccola fatica iniziale: E' il momento in cui ciascuno entra in un altro mondo, dimentica tutto il resto, libera la propria creatività e fantasia attraverso l'approccio diretto col colore! Un momento sacro che produce benessere e serenità, oltre a produrre innumerevoli piccole opere d'arte da portare subito a casa.


Insomma la vorrei definire la Regina delle tecniche pittoriche, la più semplice e "bio" perchè si utilizzano solo materiali naturali e non comporta odori strani. Un'esperienza entusiasmante per grandi e piccoli che da 15 anni cerco di divulgare grazie agli anni di esperienza diretta sugli affreschi antichi. I tanti anni di restauro sulle pitture murali mi hanno stimolato ad avvicinare quante più persone possibili all'arte, soprattutto attraverso il FARE ARTE.
E col tempo Americani, Tedeschi, Francesi ma anche Giapponesi, Cinesi e Russi, ne sono diventati pazzi! Questa è la prima pillola sulla tecnica dell'affresco...seguiranno gli approfondimenti sui materiali, sui pigmenti del tempo e sulla fantastica calce!

Cecilia Marzi
 

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