giovedì 21 gennaio 2021

Rimedi per questi tempi


Ogni giorno, quando riusciamo ad incrociare con gli occhi qualcuno, mestamente lanciamo la stessa espressione di rassegnazione ormai da mesi. Il nostro adattamento alla realtà di questo tempo sta diventando frustrazione nel migliore dei casi, o molto peggio per chi ha visto cadergli addosso una montagna di problemi, per non parlare delle perdite di affetti e amici. Siamo in tanti arrivati ad un binario morto, completamente incapaci di pensare ad una ripartenza del treno. I più giovani sperimentano una deleteria solitudine che sperano di colmare attraverso social e flebo di video anestetizzanti. Noi adulti, totalmente spiazzati e impreparati ad affrontare tutto questo, cerchiamo di creare una quiete almeno mentale che ci permetta di andare avanti ogni giorno. Ci sentiamo soli, isolati, daremmo qualsiasi cosa per tornare alla vita normale di sempre, che pur ci tormentava con ritmi forsennati, ma oggi ci manca più che mai. 

Per quello che mi riguarda ho trovato conforto e linfa vitale in alcuni testi  che mi sono ritrovata tra le mani. Ho avuto la conferma di quello che sostengo da tempo, per averlo sperimentato nel lavoro di insegnante e divulgatrice d'arte. Uno dei rifugi miei prediletti, ma che consiglio a chi mi sta leggendo, è senza dubbio la creatività. Le nostre capacità manuali sono incredibilmente infinite, seppur nessuno ne conosca le potenzialità. Tante volte, ai miei corsi, mi sono sentita dire "non sono capace" o "non ci riesco". Quelle parole che ci rimbombano nella testa ogni volta che siamo di fronte ad una nuova sfida. Frasi che nella maggior parte dei casi ci siamo cuciti addosso spesso grazie anche ad insegnanti incapaci (loro sì) di vedere in fondo ai nostri occhi di bambini insicuri. Quanta responsabilità...quante persone hanno optato per carriere o mansioni lavorative poco gratificanti per non aver avuto incoraggiamenti e stima al momento giusto. 


Oggi, nel disegno, nella pittura, la maggior parte delle persone si sente completamente inadeguata. Il panico del foglio bianco, del pennello che non si sa come tenere, dell'effetto dei colori mescolati tra loro. Un muro mentale che da anni cerco di abbattere prima nelle scuole, quando i ragazzi risultano già programmati a considerarsi incapaci, fino ai tanti adulti esperti di altre discipline e capaci nel loro lavoro ma che...sostengono di non essere portati per la pittura! 

Per me è diventata ormai una missione: al di là dell'insegnare metodi, tecniche o spiegare i monumenti e le opere antiche, so che c'è urgenza di abbattere questo limite. Perchè? Semplice. Fare arte, sporcarsi le mani, creare con mille materiali diversi...FA BENE! E non soltanto a chi lo sa fare ma soprattutto a chi in questo mondo non c'è mai entrato. E' un viatico per l'anima, un momento in cui volersi bene esprimendo il nostro io più profondo. Questo è l'arte, esprimere sè stessi all'interno di un momento "sacro", perchè nostro. Il tempo non esiste, i pensieri scompaiono e con essi le paure. Si inizia invece a generare una nuova voglia di vedere le cose, una cura e attenzione verso ciò che ci circonda che di solito non abbiamo.

Dopo avere realizzato qualcosa, nel momento in cui ci allontaniamo per guardare meglio, girando la testa per aggiustare la visione del nostro lavoro, appare una scintilla nei nostri occhi, una luce diversa. Tutti coloro che ne hanno fatto esperienza possono darmi ragione. Ho visto nascere nuove passioni, ho visto talenti nascosti che hanno scelto nuove strade da percorrere, ho visto brillare gli occhi e tanta gioia. Questa è la gratificazione più grande.

Quindi...nell'era digitale in cui infiniti tutorial ci mostrano tutto ed il contrario di tutto, basta scegliere per trovare uno spazio personale in cui liberarsi e viaggiare, seppur da casa, verso dove vorrà portarci la nostra fantasia. Perchè, ricordiamoci, siamo comunque capaci di tutto, imparando e utilizzando piccole e poche regole, possiamo fare qualsiasi cosa e soprattutto trarne beneficio. Nessuno vuole diventare Michelangelo, ma dai grandi maestri possiamo essere ispirati per come poter elevarci ad un livello superiore.

Iniziamo dipingendo una sedia vecchia, poi acquistiamo una piccola tela o dei fogli e con i colori che abbiamo a casa, ispiriamoci ad un'opera che ci piace o guardiamo fuori dalla finestra. Tutto è perfetto per iniziare a far uscire dalle mani quello che è fermo dentro di noi da troppo tempo.

Cecilia Marzi

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